Le boiserie vittoriane mi hanno sempre infastidita ma Charles mi spiegava, proprio l'altra sera, che le pareti rivestite di legno sono l'unico modo per dare alle poche stanze abitate della magione un'aria calda e accogliente. La maggior parte del vecchio palazzo è fatiscente, abitata da reietti e ricercati a causa di crimini legati all'uso dei superpoteri.
Crimini, li chiamano.
Charles mi ha assicurato che la casa è infestata da fantasmi, ci prova sempre a spaventarmi per poi invitarmi a dormire con lui, non smetterà mai di provarci.
Io credo che la casa sia infestata dal ricordo dei pensieri di chi l'ha abitata. centinaia di persone in fuga, il cuore ed il corpo spezzati, se potessi collegarmi telepaticamente con la struttura credo che potrei percepire la solidità delle idee e dei sogni di molti di loro.
Questa mattina abbiamo deciso di fare una colazione leggera, niente Gin nè Vodka, solo tè verde ed i quotidiani di Philadelphia da commentare.
Hai lasciato perdere il blog? Lo so che sta parlando di altro, le Fenici, la battaglia, il sacro fuoco della vendetta. Charles fa cadere dall'alto la domanda, lasciando che si depositi come una piuma sul mio stomaco.
Che cosa dovrei scrivere? Umani cattivi che perseguitate i mutanti? Si, la mia risposta è acida e poco ragionata, accompagnata da un gesticolare nervoso. Con lui mi posso permettere di fare la bambina, fra l'altro so che la cosa lo eccita e mi diverte ancora di più.
Vuoi del tè? Allunga la teiera verso la mia tazza, come se bastasse a colmare i miei vuoti. E di vuoto ce n'è tanto.
Si. Scuoto la testa. No. Prendo tempo giocando con le punte dei miei capelli, sprofondata in una poltrona rivestita di chintz che ha visto stagioni migliori.
Qualsiasi dubbio tu abbia non può essere di natura morale, a meno che non te ne sia spuntata una stanotte sul sedere. Ed è chiaro che si trattiene a stento dal chiedermi di fargli controllare se sia spuntata davvero.
Non è questo il caso tuffo la faccia nella tazza bassa e larga, quelle di foggia cinese comprate al mercatino di Bellavista. I miei dubbi sono di natura scientifica. Mi danno il tormento, non ci dormo a notte
La scienza è come la religione, ci vuole molta fede per affidarsi ad essa.Mi parla come un predicatore che ha già all'attivo due coca e rhum alle dieci del mattino.
Non lo metto in dubbio, il fatto è che non credo che ci troviamo di fronte ad un autentico caso di salto evolutivo. Ho la sua completa attenzione, la faccia da satiro di Charles è scomparsa lasciando il posto al muso da volpe che lo contraddistingue quando qualcosa gli interessa davvero.
Mi spiego meglio, l'apprendimento nella razza umana si svolge in due tempi: l'osservazione e l'imitazione. Sono quelle capacità che ci permettono di imparare e tramandare conoscenze.
Il salto evolutivo si ha in presenza di un avanzamento migliorativo della condizione umana E sono quelle due parole che sottolineo cercando lo sguardo di Charles che mi osserva in silenzio, la tazza sospesa a mezz'aria.
La presenza del gene X è del tutto ininfluente sulle caratteristiche morali dell'uomo. Ci sono mutanti che hanno un grado di moralità e conoscenza davvero basso e ci sono umani che, pur non possedendo il gene hanno una mente molto dotata, superiore a quella di qualsiasi mutante.
La chiave del futuro dell'umanità non risiede nel gene X , non è detto che queste abilità migliorino la razza umana e non è detto che si tramandino dato che non sono una costante ma chi le possiede le ha avute in modo del tutto casuale.
Charles prende la parola, lo fa sempre in modo pacato. Dimmi dove vuoi arrivare
Se fossimo in presenza di un salto evolutivo chi possiede il gene X potrebbe tramandarlo con certezza e le nuove generazioni avanzerebbero per apprendimento ed imitazione. Mi rendo conto di aver espresso un concetto oltremodo nebuloso, pesino una mente sgombra dall'alcool faticherebbe a seguirne il filo logico. Charles mi guarda sorridendo in modo paterno.
E credi che invece gli umani lo stiano facendo?
Già.
mercoledì 25 luglio 2018
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